Il tempo di esposizione (o tempo di otturazione) indica per quanto tempo passa la luce attraverso l'obiettivo, o meglio attraverso una fissata apertura del diaframma.

Il tempo del flusso di luce è regolato dall'otturatore, spesso costituito da due tendine che viaggiano verticalemente attraverso il sensore (come nell'immagine in basso). Quando si preme il pulsante di scatto avviene il rilascio dell'otturatore: la prima tendina inizia a spostarsi attraverso la superficie dell'inquadratura, permettendo l'esposizione del sensore. Dopo un fissato arco di tempo la seconda tendina si chide sul sensore, terminando il processo di esposizione: e questo arco di tempo prende il nome di tempo di esposizione.
 
reflex-otturatore 
I valori che si possono impostare sono del tipo 500, 250, 125, 60 e così via. Come nel caso del diaframma ci sono sempre di mezzo delle frazioni. Dovremmo scrivere più correttamente 1/500=0.002 secondi, 1/250=0.004 secondi, 1/125=0.008 secondi, 1/60=0.016 secondi: e questi secondi indicano proprio il tempo di apertura dell'otturatore che permette alla luce di raggiungere il sensore.
 
Le fotocamere hanno la possibilità di regolazione da tempi velocissimi (si arriva addirittura a 1/8000 = 0,000125 secondi) a tempi decisamente lunghi (30 secondi e oltre). Ogni volta che si passa da un tempo di esposizione ad un altro si raddoppia o si dimezza la durata del tempo di otturazione stesso.
Si possono impostare per i tempi non solo stop interi, ma incrementi e decrementi con passi di 1/2 o 1/3. E’ stata fissata una successione convenzionale dei tempi (i grassetto i valori interi di stop):

1/1000 - 1/800 - 1/640
1/500 - 1/400 - 1/320
1/250 - 1/200 - 1/160
1/125 - 1/100 - 1/80
1/60 – 1/50 - 1/40
1/30 - 1/25 - 1/20
1/15 - 1/13 - 1/10
1/8 - 1/6 - 1/5 - 1/4
 

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