Nell'articolo Sensori digitali abbiamo descritto le caratteristiche ed il funzionamento di questi elementi fotosensibili, che permettono di fissare le nostre fotografie.
Le fotocamere digitali, a seconda della loro marca, fascia di prezzo, target di mercato, possono montare sensori digitali molto differenti. Eccone alcune tipologie nella figura in basso, che si distinguono per le loro dimensioni.
 
tipologie sensori_digitali
 
 Le varie tipologie di sensore si possono raggruppare in: 
- full-frame (a pieno formato), di dimensione 24 x 36 mm, equivalente al classico formato della pellicola 35mm. 
- formato ridotto, di dimensioni minori rispetto al full frame: ad esempio i CMOS della Canon APS-H (dimensione circa 19 x 29 mm, pari al 63% del full frame, con fattore di moltiplicazione 1.3) e APS-C (dimensione circa 15 x 23 mm, pari al 38% del full frame, con fattore di moltiplicazione 1.6).
 
Il fattore di moltiplicazione dei sensori più piccoli rispetto al full frame è noto come crop factor. La dimensione del sensore determina la dimensione dell'immagine registrata. Una medesima scena viene registrata dai tre tipi di sensore sopra ricordati secondo i tagli riportati nella figura in basso.
 
fattore crop
 
Questo fa si che il sensore catturi solo parte dell'immagine realmente fornita dall'obiettivo, dando così la sensazione che la focale si allunghi di un certo valore (per 1.3 nel caso dell’APS-H o 1.6 nel caso dell’APS-C). In realtà, la focale reale non cambia di un solo mm. Avviene piuttosto quello che accadrebbe se dopo aver stampato un fotogramma da un negativo 35mm, si "tagliasse" il negativo al centro si effettuasse una seconda stampa, con le stesse dimensioni della prima; ovviamente apparirebbe come fatta da un obiettivo più lungo:
 
fattore crop1
 
fattore crop2
 
Gli obiettivi riportano sempre la focale reale, che va quindi moltiplicata per il fattore di crop, in caso di sensore di dimensioni minori a quello full frame.

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