Ci sono molti tipi di macchina fotografica, ma il funzionamento di base è sempre lo stesso: si tratta di una scatola costituita da un'apertura ad un'estremità (che permette alla luce di entrare) e da una superficie di registrazione per catturare l'immagine luminosa all'altra estremità: formalmente non serve altro. Scattare una fotografia alla fine si "riduce" a far entrare della luce in una scatola: dobbiamo però capire come poter gestire al meglio questo semplice procedimento.
Senza addentrarci ora nelle caratteristiche meccaniche di una fotocamera (che approfondiamo nell'articolo
Come è fatta una reflex) vorrei sottolineare che oramai anche in fotografia siamo in piena era
digitale: l'immagine si forma non su un supporto fisico (la
pellicola, ossia il "vecchio" rullino), ma su di un
sensore, dove si registra come un insieme in dati elettronici. Per chi inizia oggi a scattare, i vantaggi del digitale rispetto al apssato sono davvero notevoli: possibilità di vedere subito cosa abbiamo scattato e di
sviluppare con l'aiuto di un programma su un computer le proprie fotografie, operando tutto quello che anni addietro si poteva fare solo in laboratorio in una camera oscura.
Vediamo i principali tipi di fotocamera.
Il primo tipo è costituito dalle cosiddette compatte inquadra e scatta, ossia quelle piccole macchine fotografiche (con obiettivo non rimovibile, con flash incorporato e mirino ottico o digitale), che permettono attraverso programmi di funzionamento automatico e sempre più "intelligente" di inquadrare e scattare con gran semplicità, arrivando spesso a risultati soddisfacenti. Questo tipo di fotocamere, pur avendo la possibilità di alcune regolazioni manuali, non permettono di essere così flessibili come vorremmo, limitando le possibilità espressive.
Abbiamo poi le reflex digitale ad obiettivi intercambiabili.
Non avete mai visto una reflex? Eccone una qui in alto: sono quelle "scatole" con un bell'obiettivo davanti! Le reflex hanno lo stesso design delle fotocamere con rullino di 35mm del passato: uno specchio all’interno della macchina riflette la luce che entra dall’obiettivo fino ad un prisma e da qui al mirino, che permette di visualizzare la scena prima di scattare. Quando si preme il pulsante di scatto lo specchio si alza e l’immagine viene registrata dal sensore.
Ci sono poi le fotocamere mirrorless (senza specchio) ad obiettivi intercambiabili. In questo tipo La fotocamera mirrorless (senza specchio) la luce passa attraverso l’obiettivo e da qui direttamente al sensore che cattura una “anteprima” della visione inquadrata che viene mostrata nello schermo lcd posteriore. Rispetto alle reflex hanno una dimensione inferiore, dovuto all'assenza del sitema specchio - pentaprisma.
Le fotocamere reflex e quelle mirrorless sono più voluminose di quelle compatte, che possono essere infilate con facilità in borsa od in tasca: hanno bisogno di uno zaino od una borsa adatta, per poterle trasportare in sicurezza senza danneggiarle. A fronte di questa piccola scomodità, i vantaggi sono davvero molti. Per far questo consiglio vivamente l'utilizzo di una macchina fotografica che consenta di poter regolare quei parametri che, come vedremo, consentono di scattare in maniera consapevole ed ottenere un risultato voluto.
Riassumendo ed anticipando alcuni concetti che saranno trattati nei prossimi articoli, consiglio l’uso di una reflex o una mirrorless perché abbiamo:
- un maggior controllo della scena che inquadriamo attraverso il mirino ottico e grazie alla possibilità di cambiare gli obiettivi
- una messa a fuoco rapida e precisa
- una maggiore qualità delle fotografie, determinata dalle dimensioni dei sensori
Vorrei concludere questa pagina ricordando che per i nostri scopi una reflex digitale vale l'altra. Ci sono tante marche e tante fasce di prezzo: Canon e Nikon dominano il mercato, ma ci sono anche Sony, Olympus, Pentax, Panasonic...con la possibilità di una vasta scelta. Dai modelli base a quelli professionali variano alcune caratteristiche, ma i funzionamenti di base rimangono sempre gli stessi: perciò per iniziare un qualsiasi modello base (i cosiddetti entry level) va benissimo e spendendo oggi circa 500-600 euro si può acquistare un ottimo strumento. Insomma, non credo sia importante quale modello usare, quanto piuttosto come utilizzarlo: la vera chiave per fare buone fotografie dipende dalla conoscenza delle cose e non dalle sole prestazioni della macchina fotografica.
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