La composizione fotografica definisce i rapporti tra gli elementi che inquadriamo: e questi elementi possono essere definiti come linee, punti, forme. Abbiamo parlato di linee guida, di punti e forme geometriche semplici. Continuiamo con il motivo.
Il motivo è composto dal susseguirsi di linee e forme: si fonda sulla ripetizione e l'effetto risulta maggiore quando si estende su tutta la foto.
Per evitare la monotonia è preferibile inserire degli elementi secondari. Il gioco di toni, di luci e ombre, danno risalto alla composizione. Se il motivo occupa tutta l'inquadratu­ra l'impatto è accentuato. Spunti per creare motivi si trovano un po' ovunque: osservando paesaggi, per­sone, ombre...
Distinguiamo due tipi di motivi: il pattern e texture
 
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Il pattern è la ripetizione di elementi grafici che, componendosi in un gio­co di volumi, danno luogo a un'im­magine armoniosa. Per effettuare questo tipo di ripresa bi­sogna porre molta attenzione sia all'in­quadratura che all'illuminazione.
Ripetizioni di forme ci vengono propo­ste dalla natura: un insieme di tronchi, foglie, di alberi, di animali. Anche realizzando foto di architettura si può incontrare la ripetizione di vari elementi come finestre, tetti...
Non è sempre necessario includere nel fotogramma tutto quello che si presenta ai nostri occhi. Spesso è meglio osservare con attenzione la scena e isolare un particolare interessante e originale. Maggiore è il numero di elementi inclusi in una foto e più questa avrà l’aspetto di un motivo decorativo e non di una serie di oggetti: questo vale fino a che la quantità di elementi non diventa tale da rendere difficile distinguerli l’uno dall’altro.
 
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La parola texture (trama), nel linguag­gio fotografico, indica la struttura del­la superficie. Il soggetto deve trasmettere una sensa­zione tattile e di profondità, come per esempio la rugosità di una corteccia o la morbidezza del velluto. Per creare la sensazione della tridimensionalità è importante valutare la qua­lità e la direzione della luce. Le superfici composte da molti partico­lari vanno illuminate con luce direzio­nale e soffusa. La luce dura esalta inve­ce le superfici regolari. Il momento migliore della giornata per realizzare fotografie con texture interes­santi è l'alba o il tramonto.

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